Iron & Wine - Our Endless Numbered Days Sub Pop 2004

 

Jason Molina (Songs: Ohia), Will Oldham (Bonnie 'Prince' Billy) e Sam Beam sono tra i migliori folk singers contemporanei. I primi due li conosciamo bene, mentre Sam Beam, che lavora sotto lo pseudonimo di Iron & Wine, l'abbiamo apprezzato neanche un paio d'anni fa in occasione della pubblicazione di The Creek Dank The Cradle. Quell'album è stato un'autentica sorpresa, presentandoci un cantautore malinconico e dolce. Our Endless Numbered Days, il nuovo disco, riprende le tematiche dell'esordio e le lavora meticolosamente, proponendole sempre in una forma ritmica e musicale sostanzialmente lineare. Ma a differenza del precedente, registrato dalla prima all'ultima traccia nella sua casa in Florida, per questo nuovo album Sam entra in studio a Chicago e collabora con la sorella Sara (ai cori) e con una manciata di altri validi musicisti. La sostanza, come detto, non cambia, anche se i suoni di questo Our Endless Numbered Days risultano più ricchi ed articolati, con batteria, percussioni e chitarre sovrapposte. Il mood è sempre tradizionalmente acustico e la voce di Beam nitida e posata. Il suo è un folk timido, ma interpretato con passione, caldo, che fa di ogni brano un piccolo capolavoro. La malinconia è la chiave di lettura di Each Coming Night e di Passing Afternoon; il blues sta alla base di Free Until They Cut Me Down; On Your Wings piace per la sua forma umoristica; mentre lo stile di Crosby, Stills, Nash & Young sembra rivivere in Fever Dream. Gli arpeggi di chitarra, soprattutto quelli in Sunset And Soon Forgotten, sono vibranti e si legano con semplicità a suoni di slide. Naked As We Came si regge rifacendosi al genere di Simon And Garfunkel. I dodici brani che compongono il disco vanno bevuti tutti d'un fiato, inebriano. Ma a lasciare il segno sono le ballate: Love And Some Verses (forse la sua miglior canzone) dal ritmo in crescendo, trasmette nostalgia e Cinder And Smoke attrae per il suo spirito notturno. Our Endless Numbered Days conferma quanto di buono proposto all'esordio e tiene desta l'attenzione per la nuova folk music. Our Endless Numbered Days assesta soprattutto le doti innate di Sam Beam, professore di cinematografia al College, musicista, ma specialmente autentico folk singer e cantautore sensibile.
(Carlo Lancini)

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