Bobby Charles non è soltanto un grande outsider della storia del
rock'n'roll. E' un personaggio che si è preso il suo tempo, tutto quello
che serviva senza dubbio, per incidere tre dischi (quattro se contiamo
il bonus cd compreso in Last Train To Memphis) nell'arco di trent'anni.
Se il tempo è dalla sua parte, sembra che lo siano sempre stati anche
i suoi migliori colleghi: nell'album d'esordio (era il 1971) ci suonava
la Band. Il menù proposto era, e resterà, variegato come un gumbo di New
Orleans: rock'n'roll (non a caso Bobby Charles è l'autore di See You
Later Alligator, un classico), swamp, tanto rhythm and blues, qualche
ballata, molta classe. Lo ammirano tutti, ma Bobby Charles resta un perfetto
sconosciuto per il mercato e per il pubblico e del resto lui non si preoccupa
né di assecondare i tempi dell'industria dell'intrattenimento e non si
sogna di diventare rock'n'roll star. E' uno che coltiva la musica dedicandogli
tutto lo spazio, il tempo, i legami necessari e per trovare il seguito
al suo esordio bisognerà aspettare, guarda un po', il 1995. Wish You
Were Here Right Now è, volendo, ancora meglio. Magari non c'è la Band,
ma Bobby Charles i musicisti se li sceglie sempre con gusto e gli fanno
compagnia Neil Young, Sonny Landreth, Willie Nelson. Si parte con un rhtythm
and blues favoloso, Not Ready Yet, e poi in Wish You Were Here Right Now
sembra snodarsi l'intera storia del rock'n'roll. Lo stesso succede in
Last Train To Memphis (titolo preso in prestito
dalla bellissima biografia di Elvis scritta di Peter Guralnick) dove Bobby
Charles apre i suoi archivi e sfodera una nuova collezione di canzoni
molto soulful, suonate con una compagnia d'infinito talento (da Fats Domino
a Eddie Hinton). Il processo può sembrare strano a chi si avvicinerà per
la prima volta a Bobby Charles, ma è come se lasciasse invecchiare le
canzoni, i nastri, certi suoni per tirarli fuori solo al momento giusto,
come ogni vino di qualità che si rispetti. Non bastasse, in Last Train
To Memphis Bobby Charles ha aggiunto un disco in più che raccoglie gran
parte della sua produzione (c'è gran parte di Wish You Were Here Right
Now, per esempio) facendolo diventare uno strano oggetto discografico
tra l'antologia, la retrospettiva e una classica raccolta di outtakes.
Con la differenza che qui dentro la musica viaggia veramente come un treno
che collega New Orleans e Memphis, un viaggio che ha visto nascere il
rock'n'roll. Imperdibile.
(Marco Denti)
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