Shot
to Hell This
Band Right Here Is Called...
Shot To Hell 2001
"Brutti,
sporchi e cattivi", gli Shot To Hell sono un trio di cow-punk incendiario
del Wisconsin, che hanno deciso di puntare tutte le proprie fortune su una rissosa
rivisitazione delle radici, azzerando ogni rifinitura ed abbellimento e mostrando
il volto crudele e punkettaro del nuovo roots-rock. This Band Right Here
Is Called è una cospicua raccolta (quasi un'ora di musica) di brani dall'impostazione
punk, su cui si innestano tradizione country, digressioni chitarristiche sullo
stile di Neil Young e dei suoi Crazy Horse, ed un generale clima da generazione
"no depression", cresciuta nel mito degli Uncle Tutelo (sentite per esempio le
continue ripartenze di Missionary). Guitar band solida e naturalmente poco
geniale, da cui ci si può attendere solo quello che promette (e non è comunque
poco): quindici canzoni che lasciano il segno per l'energia e la foga d'esecuzione,
meno memorabili per quanto riguarda l'originalità e la bella scrittura (argomento
credo del tutto estraneo a Brian Stehula, Kendric Nelson e Aaron
Monte). Si parte con Are You Goin' To Heaven e si è già arrivati al
cuore del loro sound: la struttura country del brano viene sovrapposta a chitarre
figlie del punk ed il risultato è in accordo con quanto spesso abbiamo rilevato
per altre band del settore. Ancora meglio riescono a fare in If You Think I'm
Dumb che, in coppia con Mama Drove A Mack Truck, propone un roots-rock
arcigno, assai debitore nei confronti dei primi Waco Brothers, veri maestri e
punto di riferimento imprescindibile per chi voglia approfondire il lato più sgraziato
del rock provinciale americano. Lickin' si candida come il manifesto del
gruppo, per quel passo strascicato e vagamente honky-tonk a cui si aggiungono
chitarre incendiarie, mentre Again, Made Me Weep e Super Thoughts
azzerano quasi del tutto l'aspetto roots, finendo per proporsi come banali
assalti punk-rock. Meglio dunque battere la strada di alcune ballate dall'impianto
"younghiano", con uno stile un po' zoppicante e ruvido, quali Last July,
Sandpaper (dove affiora un tocco psichedelico) e la discreta Devil's
Game, con l'interessante intervento del sax a cambiare pelle al suono degli
Shot To Hell. www.shot2hell.com
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