The
Sadies Tremendous
Effort
Bloodshot 2001
Tra le formazioni più stimolanti e longeve della scuderia Bloodshot, i Sadies
sono una versatile formazione canadese di Toronto guidata da una coppia di fratelli,
Sean e Travis Good, che giunge al suo terzo lavoro, dopo avere in
realtà condiviso il proprio nome in molti progetti paralleli per altri apprezzati
artisti dell'etichetta di Chicago (Neko Case e Andre Williams). Registrato su
un 8 tracce presso lo studio personale di Greg Keelor (Blue Rodeo) e mixato
da un vero e proprio "guru" dell'alternative rock come Steve Albini, Tremendous
Efforts registra la collaborazione dell'altra metà dei Blue Rodeo, Jim
Cuddy e di Bob Egan, già con i Wilco e Billy Bragg, alla pedal steel.
Netto il salto di qualità della loro produzione, tanto da apparire come una delle
più genuine e bizzarre uscite degli ultimi tempi nel campo dell'alternative-country,
e mai definizione poteva calzare meglio per descrivere il sound ricreato dai Sadies.
Non fatevi tradire dalla partenza un po' in sordina con Pass The Chutney,
strumentale in odore di spaghetti-western e fifty-rock, perché il campionario
della band spazia con assoluta dimestichezza attraverso le mille sfaccettature
della tradizione country e rock'n'roll, facendo del revival senza lasciare in
bocca il gusto di una musica "abusata". Alle suggestioni "Morriconiane"
e surf già sottolineate in apertura (che ritornano in Empty The Chamber
e The Creepy Buter) i fratelli Good amano sovrapporre, sulla scia dei Calexico,
visioni desertiche e country di frontiera come nella splendida The Last Of
The Good. Il puro, eccitante western sound di Mother Of Earth (cover
di un brano di Jeffrey Lee Pierce, scomparso leader dei Gun Club) riconferma tutte
le credenziali dei ragazzi ed i loro gusti non comuni, candidandosi tra gli episodi
più intensi della raccolta. Loved On Look e Flash mollano i freni
e lasciano via libera alle chitarre, rispolverando un attitudine quasi garage,
in qualche modo debitrice nei confronti dei primi Kinks, mentre One Million
Songs e Wasn't Born To Follow (proprio il grande classico reso famoso
nella versione dei Byrds) non sono nient'altro che sinceri momenti country-rock
interpretati con molto mestiere.
www.bloodshotrecords.com
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