Scott
Laurent Gone
Club de Musique 2001
Prima
o poi doveva succedere: l'anima pulsante del progetto Scott Laurent Band
è chiaramente sempre coincisa con il suo leader, per cui non sorprende
che il nuovo lavoro esca a titolo solista, anche se alle spalle resta essenziale
il lavoro del gruppo, che nell'occasione è stato completamente rivoluzionato
nella sua line-up. Il cambio di rotta è percettibile e Gone si presenta
come il disco definitivo di Scott, quello della maturità compiuta, oltre
ad essere una delle più eccitanti e schiette uscite rock di stagione, che
conferma ed amplifica il talento di questo giovane rocker di Minneapolis. Il sound
è compatto, granitico, con una produzione (Patrick Tanner) difficilmente
assimilabile agli standard di una indipendente. Per questo ed altri motivi il
disco parla ancora una volta la lingua della migliore tradizione blue-collar,
mischiando il gesto epico della E-street Band e l'artiglieria rock dei
Replacements con ballate da grandi orizzonti, spunti pop ed una costante
ricerca della melodia. Le atmosfere generali non smentiscono i tratti distintivi
della musica di Scott, un incrocio di rabbia e nostalgia, tra il crudo approccio
del rock'n'roll e la dolcezza della folk music. E' un classico del rock stradaiolo
americano, nell'accezione più nobile del termine, perchè sa colpire
al cuore sia con la delicatezza di una chitarra acustica, sia con la foga di un'elettrica,
passando dalle tonalità morbide ed avvolgenti di You're the one,
dolcissima ballata in apertura di disco, e Will you be mine al rock'n'roll
serrato della stessa title track o di One Chance, Waste of time
e Memorial day. I'm Ok ed Elvis possiedono orizzonti tipicamente
springsteeniani e specialmente la prima è quasi imbarazzante nel rileggere
il pathos rock della E-street band. Blinding light ha tutto il potenziale
di una grande ballata rock, di quelle che Bob Seger riusciva ad infilare
una ventina d'anni fa, dove l'incastro di piano e chitarra (complimenti al nuovo
arrivato Andy Lucia) è fondamentale nel donare quel senso
di epicità al brano. Kids prosegue il discorso, con qualche tonalità
pop in più, che si svela definitivamente nella conclusiva, corale, The
first cut is the deeper: pop-rock semplice e diretto, genuino quanto la passione
che guida da sempre Scott. E' di personaggi di questa natura che il rock'n'roll
ha ancora bisogno per non perdersi in pericolose e snervanti polemiche sul suo
futuro.
www.scottlaurentband.com
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