Robert Earl Keen
Gravitational Forces
Lost Highway
2001




Dalle parti di Austin Robert Earl Keen è sempre stato quello che si definisce un songwriter per songwriter, autore apprezzato dai colleghi, che spesso ne hanno saccheggiato la produzione con numerose interpretazioni
dal suo corposo catalogo. Amico di vecchia data di Lyle Lovett, con cui mosse i primi timidi passi nel mondo della canzone d'autore americana, Robert è rimasto fedelmente ancorato ai classici schemi musicali del country-rock texano, circondandosi fortunatamente di amici e musicisti di vaglia, che hanno donato alla sua produzione una consistente qualità. Tra le sue continue peregrinazioni tra indipendenti e majors (l'ultimo soppruso è stato proprio l'abbandono da parte della prestigiosa Arista), Keen sembra abbia trovato il giusto approdo nelle braccia generose della Lost Highway, etichetta regina dell'altro country per il 2001. Così Gravitational Forces mantiene pienamente le premesse: è ancora una volta un onesto e sincero affresco country-rock cantautorale, senza troppi alti, ma neppure con vistose cadute di tono. La carta in più questa volta viene giocata dall'ottima produzione di Gurf Morlix (non uno qualunque, viste le collaborazioni con Lucinda Williams e Steve Earle), che fa guadagnare in freschezza il sound del nostro. La sua arma migliore rimangono indubbiamente le parole, mentre quella voce un po' pigra e monocorde lo penalizza in più di una occasione. Appunti e dettagli, perchè canzoni da ricordare Gravitational Forces ne contiene parecchie, confermando Keen tra gli autori più schietti del Texas: che siano soffici border ballads (il suo piatto forte, non c'è dubbio) quali Not a drop of rain e Snowin' on Raton, autentici quadretti honky-tonk (High plans jamboree) o sferzanti country-rock stradaioli (Wild wind o la riproposizione di un suo classico come The road goes on forever), resta la certezza di un musicista che guarda più al cuore che ai gusti del mercato.

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