Wayne
Hancock A
Town Blues
Bloodshot 2001
1/2
Wayne "the train" Hancock non smentisce la sua fama di principe
dei revivalisti puri e duri: con l'ironia, la competenza e l'infinita passione
che lo contraddistingue fin dagli esordi (siamo al quarto disco), Hancock butta
letteralmente a mare gli ultimi cinquant'anni di storia musicale americana, di
cui francamente non sa che farsene, affondando corpo ed anima nel recupero di
sonorità anacronistiche, ma estremamente autentiche, simbolo di una nazione
forse sfumata nei ricordi di qualche sbiadito filmato in bianco e nero, e tuttavia
necessaria se si vuole comprendere a fondo l'evoluzione di una tradizione musicale.
Le armi a sua disposizione sono sempre le stesse fin dall'inizio, quelle che hanno
permesso al personaggio Hancock di assumere uno status fuori dalle mode e dai
pregiudizi, una sorta di identità a sé stante nel marasma delle
produzioni di settore. Non chiamatelo alternative-country nè Americana,
perchè A Town Blues è assai più semplice e
profondo al tempo stesso: una spassosa passeggiata nel passato, tra i fantasmi
di Hank Williams (Sands of time, Route 23) Johnny Horton ed Ernest
Tubb, i primi vagiti del neonato rock'n'roll (meglio sarebbe dire rockabilly sentite
California blues e Life's lonesome road), il western-swing
di Bob Willis e quelle ballate soffici e jazzy che facevano stringere le coppiette
sul finire dei quaranta (Happy birthday Julie, Every time, We
three). Insomma materiale da archeologia dell'american music, che la produzione
ormai consolidata dell'amico Lloyd Maines e l'ottima banda di supporto
portano alle stelle. Al resto ci pensa quella voce che uno strano scherzo del
destino gli ha cucito addosso (una somiglianza a tratti impressionante con quella
di zio Hank) ed una manciata di canzoni, tra originali e cover pescate chissà
dove, che riducono tutto all'essenza di un paio di chitarre, un basso pulsante
ed un'onnipresente pedal steel (esatto, nessuna traccia di percussioni o batteria).
Forse non per tutti i palati, ma chi ha coraggio potrebbe iniziare un viaggio
a ritroso davvero coinvolgente
www.bloodshotrecords.com
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