Bigger
Lovers How
I Learned to Stop Worrying
Black Dog/ Munich 2001
Ecco la dimostrazione dell'intraprendenza della Black Dog records: con orgoglio
presentiamo tra gli outsiders del mese un quartetto di Filadelfia che nulla, ripeto
nulla, ha da spartire con il movimento roots, Americana o che dir si voglia. How
I Learned To Sto Worrying è un gioiellino pop-rock che risplende di
luce propria, nonostante i mille richiami e suggestioni che la musica dei Bigger
Lovers riesce a suscitare. Un intruglio magico di pop music chitarristica,
a tratti sognante, altre volte più grezza e diretta, spesso "immischiata"
in digressioni psichedeliche. Prendete una buona dose di melodia a firma Beach
Boys, miti underground quali Big Star e Soft Boys, aggungenteci
cospicue dosi di rock'n'roll che svelano il loro background punk, giusto un pizzico
di brit-pop, quel tanto che non guasta e fin'anche qualche colore country nell'uso
di pedal steel e del dobro. La musica dei Bigger Lovers è questo e molto
di più, sicuramente coraggiosa e perfettamente distinguibile dalla massa,
tanto da apparire anacronistica ed elitaria. Se non apprezzate il sapore dolciastro
del pop e non avete intenzione di arricchire la vostra discografia storica coi
nomi in precedenza citati, passate oltre, per tutti gli altri sappiate che questo
è il classico disco in cui ci si può perdere e cullare all'infinito.
Alcune ballate sono davvero da antologia: splendida Steady on threes con
quelle sventagliate di slide e pedal steel; decisamente sixties oriented Casual
friday e Change your mind; in clima low-fi America undercover;
svogliatamente country la chiusura con Out of sight. Il rock'n'roll fa
breccia nell'apertura di estrazione punk con Catch & release, nelle
atmosfere "british" di Forever is not so long e Threadbare,
mentre Brian Wilson e i suoi Beach Boys sorridono compiaciuti all'ascolto di I'm
here. Musicisti preparati e soprattutto molto versatili, voci perfettamente
calibrate fra loro (alla solista si alternano Scott Jefferson e Bret
Tobias), produzione che rende al massimo il loro potenziale musicale, i Bigger
Lovers possiedono quella marcia in più che potrebbe imporli tra le sorprese
dell'underground dei prossimi anni.
www.thebiggerlovers.com
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