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Plains
I Walked With You A Ways
[Anti- records 2022]

Sulla rete: plainsband.com

File Under: country girls


di Yuri Susanna (01/11/2022)

C’è un locus amoenus dell’anima, un recesso del nostro spirito in cui dimora la musica che ascoltavamo da ragazzi, quando hanno preso forma i nostri gusti e le canzoni erano un viatico verso il mondo esterno o, all’opposto e in modo complementare, uno strumento per esplorare le latebre della nostra interiorità. Quella musica, che fu la colonna sonora della stagione che ci ha visto salire il “limitar di gioventù”, non ci abbandonerà mai, non importa quanto il nostro percorso di scoperta ci abbia poi condotto lontano da essa. Così è stato per Katie Crutchfield (aka Waxahatchee) e Jess Williamson, che, nel concepire l’estemporaneo progetto di coppia denominato Plains, hanno trovato naturale tornare a quella stagione della country music di trent’anni fa che, per due ragazze del Sud come loro (l’una ha le sue radici in Alabama, l’altra in Texas), ha costituito il liquido amniotico inevitabile in cui maturare il proprio amore per la musica.

Dixie Chicks, Judds, Shania Twain… sono questi i nomi che entrambe citano come stelle polari dell’ispirazione smaccatamente retrò che le ha guidate a comporre e a selezionare le dieci tracce di I Walked With You a Ways (nove originali e una cover). Sono nomi che al lettore di Rootshighway, abituato a declinare il country accompagnandolo con il prefisso “alternative”, suonano decisamente troppo mainstream, ma è indubbio che per due ragazze cresciute con l’orecchio appoggiato alle southern radio negli anni ‘90, quella è la musica che prima di altre ne ha nutrito la fantasia e l’ispirazione. E poi è il risultato che conta, e vi assicuriamo che questa raccolta di quadretti country pop ha una freschezza che latita dalla maggior parte delle produzioni indie contemporanee. Lo chiarisce fin da subito il brano d’apertura Summer Sun, con quella trama acustica festosa guidata dall’armonia delle voci: un modo per stabilire il tono del resto dell’album, che procede poi tra balzi pop-rock (le lievi scosse elettriche del singolo Problem with It, il riff senza tempo di Last 2 on Earth, la pulsione di No Record of Wrongs) e immalinconimenti mai troppo seriosi (la cartolina in punta di banjo di Abilene), e comunque sempre alimentati dal respiro delle pianure infinite (valgano per tutti il ciondolare di Easy o l’accenno di ultimo valzer della title track).

Per quelli che seguono fin dall’avvio il percorso di queste due autrici, partite entrambe da territori indie, quest’album a nome Plains sembrerà la naturale ulteriore stazione di una strada che le ha avvicinate sempre più a forme di scrittura e arrangiamenti tradizionali: la Crutchfield con l’ultimo Saint Cloud si era fatta notare anche su queste pagine, mentre la Williamson (che con il suo Cosmic Wink vanta una delle più crudeli stroncature della storia del nostro sito) due anni fa ha raggiunto in The Sorceress una dimensione indubbiamente più compiuta del suo songwrìting. Questo I Walked With You a Ways (a cui, è giusto ricordarlo, offre un notevole contributo una selezionata schiera di musicisti guidata dai fratelli Brad e Phil Cook, vecchie conoscenze anche da queste parti) avrà forse il merito di segnare la maturità artistica e avviare per entrambe una stagione fertile di nuove, importanti soddisfazioni. O forse no. Ma, in fondo, egoisticamente, possiamo ammettere che ce ne importa poco: noi ci godiamo questi trenta minuti o poco più di armonie deliziose e tanto ci basta. Domani, come diceva un’altra figlia del Sud, è un altro giorno.


    



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