The War and Treaty
Healing Tide
[Strong World Ent/ Thirty Tigers
2018]

thewarandtreaty.com

File Under: soulshine

di Fabio Cerbone (01/09/2018)

Non potrebbe aprirsi diversamente Healing Tide, con il gioco di rincorsa tra le voci di Tanya Blount e Michael Trotter Jr. in Love Like There's No Tomorrow, percussioni e canto a cappella, che alza il velo sulla fisica presenza della loro musica, southern music imbevuta di spiritualità gospel e afflato soul. Il duo è una delle novità più spumeggianti di stagione nell'Americana, se non altro un tentativo, ben riuscito, di spostare e contaminare l'asse da Nashville verso Muscle Shoals, Memphis e le ombre della Stax di un tempo, in quella commistione country soul che è l'anima pulsante di un melting pot che ci affascina da sempre, nel solco di una tradizione consolidata.

The War and Treaty
è il curioso nome dietro il quale si cela la forza di questa coppia, marito e moglie nella vita. Michael è una sorta di rinnegato, famiglia povera dei sobborghi di Cleveland, padre a soli diciannove anni e poi soldato in Iraq, dove la sua voce ha quasi convinto l'esercito a rispedirlo a casa per non sprecare tanto talento. Tanya una specie di promessa interrotta della black music, ragazzina prodigio (recitò in Sister Act II) che incise un debutto a metà anni novanta, perduto nella paccottiglia pop soul dell'epoca. Si sono conosciuti e innamorati sui palchi di Washington D.C. e poi svelatisi in tutto e per tutto nel corso dell'edizione 2017 dell'Americana Music Festival & Conference, lì dove Buddy Miller ha messo il cappello all'intera operazione. È infatti il chitarrista e apprezzato autore a dirigere l'orchestra di Healing Tide, radunando musicisti di prima qualità dell'altra Nashville, tra cui Brady Blade, Jim Hoke, Russ Pahl e Sam Bush, accordando suoni acustici, banjo e dobro dal corrusco tono rootsy con sezione fiati e ritmiche che ondeggiano verso il funky, il caloroso r&b e anche qualche ventata rock.

L'incontro è naturale, il sound è caldo quanto ti aspetteresti da chi è cresciuto cantando in una comunità religiosa, al resto ci pensano le canzoni di Michael Trotter, semplici richieste di amore e fratellanza, positive vibrazioni che scaturiscono nella solare Are You Ready to Love Me e si esaltano nella forma della ballata più romantica con Hearts. Michael e Tanya cantano con un'armonia che non sembra scaturire da un esordio: lui prepotente, con un pathos fra rock e soul in If It's in Your Heart, degno di un maestro quale Solomon Burke (guarda caso Buddy Miller collaborò proprio con quest'ultimo qualche anno fa); lei esplosiva nella citata Love Like There's No Tomorrow. All'unisono, scambiandosi fraseggi e parti da protagonisti sono ancora più coinvolgenti: nell'ironia con la quale raccontano la loro storia d'amore in Jeep Cherockee Laredo, nelle carezze familiari di One and the Same così come nell'arrembante pantomima funky di All I Wanna Do e in quella southern rock di It's Not Over Yet, brani che da qualche parte hanno solleticato le fantasie della stampa per un raffronto con le gigantografie di Ike & Tina Turner.

The War and Treaty possiedono però un respiro più rurale (basterebbe l'ondeggiare da portico di Here Is Where the Loving Is At, con l'ospite Emmylou Harris e un violino che non mente), in un ideale equilibrio fra Nashville e Memphis che Miller e soci solleticano con la dovuta esperienza. Senza reinventare le regole di una memoria musicale voluminosa quanto l'intero Sud, Healing Tide è un disco di una genuinità coinvolgente, adorabile proprio nel suo essere schietto e fedele ai dettami della sweet soul music.


    


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