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  Radio Days
Rave On!
[Ammonia Records 2021]

Sulla rete: radiodays.bandcamp.com

File Under: guitar pop


di Fabio Cerbone (11/06/2021)

Il mio regno per una melodia pop e… una chitarra elettrica! Trio milanese dal respiro internazionale, protagonista in diversi festival tematici dalla Spagna all’Inghilterra fino al Giappone, che ha saputo imporsi con la qualità della sua scrittura in lingua inglese e convincere persino i grandi maestri del genere (un paio di 45 giri condivisi con Paul Collins e i Rubinoos), i Radio Days tagliano il traguardo del quarto album (con abbondante corollario di ep e singoli) entrando in una fase matura ed equilibrata del loro stile. Li avevamo incrociati una decina di anni fa, grazie al frizzante e immediato power pop di C’est la Vie, li ritroviamo oggi compatti e perdutamente innamorati di quella irresistibile alchimia fatta di rock’n’roll e melodie killer, la stessa che attraversa l’intero Rave On! renza colpo ferire.

Dritti al bersaglio, con una cura non indifferente delle armonie vocali e dell’impasto musicale, elettrico e aggressivo, i Radio Days alternano nello stesso brano carezze e scudisciate, secondo la migliore formula di quel pop chitarristico che dai maestri Big Star (con gentile concessione di arie beatlesiane e lontani echi di British invasion alla Kinks) passa attraverso il culto del citato Paul Collins dei suoi Beat per arrivare all’ultimo aggiornamento degli anni Novanta, con Weezer e Fountains of Wayne che si affacciano nei passaggi più agguerriti di Rave On! Il titolo è un palese omaggio a Buddy Holly, in fondo precursore di tutta una linea di pensiero applicata al rock’n’roll, ma le composizioni sono soltanto il frutto delle capacità di Dario Persi (voce e chitarre), Mattia Baretta (basso e voci) e Paco Orsi (batteria), in grado di mantenersi in equilibrio tra muscoli rock e lusinghe pop fin dall’annuncio del singolo apripista I Got Love, passando poi attraverso la più nervosa e scalciante Lose Control.

L’aria si fa spumeggiante in Walk Alone, sobbalzando sul jingle jangle inconfondibile delle chitarre, in attesa che Running Around faccia entrare una brezza da Mersey Beat inglese e Till the End of the Night tiri in ballo una melodia spensierata che piacerebbe tanto a Nick Lowe. What Is Life? chiama a raccolta qualche voce amica (Paul Collins, sempre lui, Kurt Baker, The Yum Yums e The Psychotic Youth) per sostenere un perfetto esempio di come i Radio Days sappiano maneggiare la materia. Senza scadere nel puro gesto imitativo, attenzione, perché se è vero che qui tutto suona in ossequio a una tradizione, seguendo un filo rosso lungo cinquant’anni, è altrettanto innegabile che Rave On! sappia mantenersi fresco e credibile, rapido anche nella sua durata.

Dieci episodi e una mezz’ora di musica che non cedono il passo, qualcuno più vivace e pronto a dispiegarsi sulle ali del rock’n’roll (No One to Blame), qualcun altro compiaciuto nella sua trama melodica che si contamina anche di zuccherosa psichedelia sixties (Between the Lines).


    

 


<Credits>