Rory Block
Keepin' Outta Trouble
[Stony Plain/ IRD 2016]

www.roryblock.com

File Under: acoustic blues

di Paolo Baiotti (10/01/2017)

Come si può descrivere Rory Block? Seria, studiosa, rigorosa, appassionata, affidabile, scrupolosa…una musicista cresciuta nel mito dei padri del blues, che ha avuto la possibilità di conoscere e frequentare e che ha celebrato nella "Mentor Series", sei dischi dedicati alle origini del delta blues e ad alcuni dei principali autori di questo genere. Dopo Son House, Mississippi Fred McDowell, Gary Davis, Mississippi John Hurt e Skip James, la serie si conclude con Bukka White. Nelle note del disco Rory ricorda di avere conosciuto White nel camerino di un club del Greenwich Village nel '65 a sedici anni: "La sua faccia era come un quadro. Emanava un potere e un'intensità eccezionale. Aveva un grande portamento pur non essendo alto. Vederlo suonare mi ha trasformato".

Nato nel 1906 in Mississippi e morto nel 1977 a Memphis, cugino di B.B. King, White è stato soprattutto un chitarrista slide, pur essendo nato come pianista e violinista. Ha inciso negli anni trenta per la Victor brani di country blues e gospel e qualche anno dopo per Alan Lomax…poi è stato dimenticato come altri musicisti contemporanei fino agli anni sessanta, quando John Fahey e Ed Denson lo hanno riscoperto. Attiva dalla fine degli anni sessanta, Rory ha inciso per la Rounder e la Telarc, prima di approdare alla Stony Plain nel 2008 con il tributo a Son House. Rispetto ai precedenti autori, Bukka ha ispirato la musicista a comporre brani nuovi, ben cinque, che raccontano episodi della vita del bluesman e che si affiancano ad altrettante composizioni del mentore.

Keepin' Outta Trouble
è un omaggio sentito e sincero, forse fin troppo rigoroso e monocorde, nel quale spiccano la voce duttile di Rory e le sue notevoli doti di chitarrista acustica, specialmente alla slide, con un uso interessante di una serie di percussioni (compresi cucchiai di legno e forchette di plastiche), tutte suonate dalla Block. L'apertura è affidata alla raffinata title track caratterizzata da backing vocals in stile gospel e da un lavoro intenso di percussioni, seguita da Bukka's Day in cui la voce si estende a tonalità molto alte, accompagnata da una chitarra tanto essenziale quanto espressiva, sempre tra blues e gospel. Queste due tracce composte da Rory precedono una serie di brani di White: l'aspra Aberdeen Mississippi Blues con un prezioso lavoro di slide, Fixin' To Die (che Bob Dylan eseguì nel suo primo disco), il talking blues Panama Limited e Parchman Farm Blues, scritta ricordando la prigione dove Bukka trascorse alcuni anni, ripresa da molti artisti tra i quali Mose Allison, che ne modificò l'arrangiamento e il testo, Hot Tuna, Blues Project e John Mayall. Nella parte finale spicca Gonna Be Some Walkin' Down di Rory, ispirata da Bukka's Jittebug Swing.

Keepin' Outta Trouble è l'ennesima conferma delle qualità di Rory Block, una delle poche interpreti contemporanee della tradizione del country blues.


    


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