File Under:acoustic
blues di
Paolo Baiotti (10/01/2017)
Come si può descrivere Rory Block? Seria, studiosa, rigorosa, appassionata,
affidabile, scrupolosa…una musicista cresciuta nel mito dei padri del blues, che
ha avuto la possibilità di conoscere e frequentare e che ha celebrato nella "Mentor
Series", sei dischi dedicati alle origini del delta blues e ad alcuni dei principali
autori di questo genere. Dopo Son House, Mississippi Fred McDowell, Gary Davis,
Mississippi John Hurt e Skip James, la serie si conclude con Bukka White.
Nelle note del disco Rory ricorda di avere conosciuto White nel camerino di un
club del Greenwich Village nel '65 a sedici anni: "La sua faccia era come un quadro.
Emanava un potere e un'intensità eccezionale. Aveva un grande portamento pur non
essendo alto. Vederlo suonare mi ha trasformato".
Nato nel 1906 in Mississippi
e morto nel 1977 a Memphis, cugino di B.B. King, White è stato soprattutto un
chitarrista slide, pur essendo nato come pianista e violinista. Ha inciso negli
anni trenta per la Victor brani di country blues e gospel e qualche anno dopo
per Alan Lomax…poi è stato dimenticato come altri musicisti contemporanei fino
agli anni sessanta, quando John Fahey e Ed Denson lo hanno riscoperto. Attiva
dalla fine degli anni sessanta, Rory ha inciso per la Rounder e la Telarc, prima
di approdare alla Stony Plain nel 2008 con il tributo a Son House. Rispetto ai
precedenti autori, Bukka ha ispirato la musicista a comporre brani nuovi, ben
cinque, che raccontano episodi della vita del bluesman e che si affiancano ad
altrettante composizioni del mentore.
Keepin' Outta Trouble è
un omaggio sentito e sincero, forse fin troppo rigoroso e monocorde, nel quale
spiccano la voce duttile di Rory e le sue notevoli doti di chitarrista acustica,
specialmente alla slide, con un uso interessante di una serie di percussioni (compresi
cucchiai di legno e forchette di plastiche), tutte suonate dalla Block. L'apertura
è affidata alla raffinata title track caratterizzata da backing vocals in stile
gospel e da un lavoro intenso di percussioni, seguita da Bukka's
Day in cui la voce si estende a tonalità molto alte, accompagnata da
una chitarra tanto essenziale quanto espressiva, sempre tra blues e gospel. Queste
due tracce composte da Rory precedono una serie di brani di White: l'aspra Aberdeen
Mississippi Blues con un prezioso lavoro di slide, Fixin'
To Die (che Bob Dylan eseguì nel suo primo disco), il talking blues
Panama Limited e Parchman Farm Blues,
scritta ricordando la prigione dove Bukka trascorse alcuni anni, ripresa da molti
artisti tra i quali Mose Allison, che ne modificò l'arrangiamento e il testo,
Hot Tuna, Blues Project e John Mayall. Nella parte finale spicca Gonna Be Some
Walkin' Down di Rory, ispirata da Bukka's Jittebug Swing.
Keepin'
Outta Trouble è l'ennesima conferma delle qualità di Rory Block, una delle poche
interpreti contemporanee della tradizione del country blues.