Star
Anna & The Laughing Dogs Alone in This Together
[Local 638 Records
2011]
Nonostante tutte le scommesse
aperte su questa ragazza, notata fin dal suo esordio Crooked Path, Star
Anna continua a rimanere quella che si definirebbe "una bella promessa",
relegata da quel che resta del business musicale al ruolo di comprimaria: educata
al tempo stesso da punk rock e coffee houses, indipendente, con una distribuzione
difficoltosa dei suoi dischi e una notorietà circoscritta soprattutto alla scena
della West coast. Originaria di Ellensburg, stato di Washington, e confinante
con la più grande e vivace Seattle, Star Anna prosegue sulla linea tracciata dal
precedente lavoro: un suono più elettrico e carico di vibrazioni country soul
che la allontana dai primi (facili) paragoni costruiti nell'alveo Americana. Il
tratto essenziale delle sue canzoni e lo stesso sound creato dai Laughing Dogs,
ormai assurti a vera e propria spalla compositiva dell'autrice, è la semplicità:
ballate gonfie di passione che si giocano tutto su dinamiche essenziali, su un
crescendo che profuma di classic rock e che ingloba la tradizione senza tuttavia
suonare esattamente "tradizionale". Non la solita figura roots al femminile dunque,
ma qualcosa di più vicino ad una rockeuse che ha imparato la lezione della più
recente Lucinda Williams (pur non avendone i mezzi produttivi e i musicisti) o
di colleghe quali Brandi Carlile e Kathleen Edwards, le più affini per spirito
e atteggiamento.
Alone in This Together è in tal senso la
piena sbocciatura del percorso sin qui affrontato, un album contrassegnato da
alcune delle migliori interpretazioni vocali di Star Anna e da una compattezza
e qualità sonora che i Laughing Dogs hanno raggiunto grazie anche ai recenti cambi
di formazione. Con l'ingresso del nuovo bassista Keith Ash, ma soprattutto grazie
all'arrivo dell'organo di Ty Bailie, l'amalgama molto soulful che già sgorgava
nei precedenti episodi è oggi resa eslicita in For When
I Go e High Water, ballate che
ci fanno assaporare un retrogusto southern più spiccato. La stessa Shine,
collocata in apertura, pare indicare la via: un dolce interplay fra piano e chitarre
acustiche che ricorda alcune costruzioni melodiche tipiche dei Cardinals di Ryan
Adams, sfocia quindi in un ritornello che si muove in direzione del calore del
deep south.
Star Anna & The Laughing Dogs restano però una formazione
abbandonata spesso ad un livido rock'n'roll, mediando fra tenerezza e forza della
stessa protagonista: Time potrebbe risuonare
come il singolo perfetto per presentare tale atteggiamento, ma sono soprattutto
il finale dalla struttura heavy di Wolves in Disguise,
con l'uscita allo scoperto dell'ottimo solista Justin Davis, nonchè la carica
dirompente e lo spasmodico gonfiarsi di Alone in This
Together a sbilanciare il disco verso l'anima aspra, rude di Star Anna.
Questo avvicendarsi fra agrodolce malinconia (Bird Without
Wings e Gold Silver i momenti più
raccolti) ed esuberanza rock è il tratto distintivo dell'artista, ormai pronta
al grande salto. (Fabio Cerbone)