inserito 13/12/2010

Autumn Defense
Once Around
[Yep Roc
 2010
]



La rivisitazione (e l'aggiornamento possibile) della West Coast più sognante e del pop più maturo degli anni '70 prosegue nell'opera di John Stirratt e Pat Sansone, animetori principali di un progetto, Autumn Defense, che segue un percorso naturale di affrancamento dalle loro attività principali (Wilco, naturalmente, per Stirratt, e parecchi side project e collaborazioni sparse per Sansone). Once Around si conferma dunque non solo uno sfogo necessario per il songwriting della coppia, bisognosa evidentemente di un suo spazio vitale dove far fiorire le passioni per una lontana stagione musicale, ma anche la quarta tappa di una discografia che li pone attualmente fra i più credibili testimoni di un certo recupero stilistico. È lo stesso che infondeva piacevolmente le pagine dell'omonimo precedente album, forse il punto più alto e interessante della loro carriera, che oggi vira verso una forma di ballata più edulcorata, perdendo un poco del magnetismo delle registrazioni precedenti.

Non è un tonfo nel vuoto questo Once Around, ancora una volta antologia di suoni e carezze da manuale, dove le armonie impeccabili del duo si fondono con chitarre acustiche e melodie che sgusciano fra i vinili di America, Graham Nash, George Harrison, fino a lambire un brit pop esuberante, riassunto nella contagiosa The Swallows of London (più o meno gli Smiths se fossero nati in California...). E tuttavia Stirratt e Sansone, nuovamente attorniati dai colalboratori Brad Jones e Chris Carmichael (ma compare anche Glenn Kotche alle percussioni e il cerchio verso i Wilco si stringe inesorabilmente), si concedono questa volta un po' di accademia in più, probabilmente sicuri dei loro mezzi di scrittura. Non si può certo dargli torto, ascoltanto la perfezione beatlesiana di Back of My Mind e i suoi irresistibili falsetti nel ritornello, oppure scivolando con lentezza verso i colori sgargianti di Tell Me What You Want e Every Day, due dei potenziali singoli di Once Around, nonostante il disco sia nel complesso più adagiato sulle mezze tonalità, su ballate dalle cadenze rilassate, che tendono forse a trasformarlo in un'opera fin troppo omogenea.

Prendete ad esempio Allow Me o la stessa title track e le sue spirali acustiche; e ancora la delicata, sospesa melodia di The Rift; una Step Easy che è purissimo easy listening sbucato dal primo lustro dei 70s; i sussurri di Don't Know fino alla tenera pasta di There Will Always Be a Way in chiusura, tutte possiedono nella visione d'insieme una classe infinita nell'incastrare e suscitare ricordi, versi, musica, ma soffrono pure di un contegno, una regola quasi orchestrata a tavolino. Avremmo preferito forse un pizzico di coraggio in più, dopo che le qualità autoriali di Stirratt e Sansone erano già state ampiamente dimostrate nelle passate pubblicazioni. Così Once Around rischia di passare per un gradevolissimo amarcord, quando in realtà il potenziale degli Autumn Defense sembrava poter essere maggiore.
(Fabio Cerbone)

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