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Stayton
Bonner
Cadillac Road
[Blue
Trout Records 2007]
Ecco, adesso che avete letto il voto qui sopra, dimenticatelo pure. Per sapere
se Cadillac Road, nuovo album del rocker texano Stayton Bonner,
fa davvero per voi, rispondete a queste semplici domande. Avete ancora voglia
di sentire una canzone (la title-track) che parla di visite lungo la Amarillo
Highway ad un luogo mitico come il Cadillac Ranch, al suono di una radio che trasmette
"Roy Orbison singing with the stars all around" (ci deve essere un dj negli
states che passa Roy sempre nei momenti topici della vita dei songwriters…)?.
Avete voglia dell'ennesima, canzone sulle serate solitarie passate negli hotels
da irriducibili hobo in tournée (Quality Inn Confessional)?.
Vi sentite in sintonia con un uomo che in Perfect Kind
Of Man ama la propria donna perché lei accetta la sua natura di zozzo
artista da strada (I've got a favorite old t-shirt that could walk in this
town...) o perché lei, una ex-sofisticata lady da negozi di alto bordo, si
accontenta di vivere con pochi soldi ascoltando con lui i dischi dei Rolling Stones
(So Much To You)?. Vi interessa un meticoloso
trattato in chiave irish-sound sulle similitudini tra il modo di ubriacarsi in
Irlanda rispetto a quello di Austin (Black Bush Whiskey
Straight)?. Avete voglia di testare tutta la malinconia della bellissima
ballata Open Mic Cafè, parata di losers che
si contendono un palco con microfono aperto, tra ragazzine esordienti che cercano
mestamente di suonare come Sheryl Crow e bluesman che mandano tutti a quel paese
dopo solo un verso di Bell Bottom Blues?. E poteva forse mancare il mito di frontiera,
siete pronti per l'ennesimo racconto "on the road" di Going
New Mexico?. E già che siete in Messico, non sentireste forse la mancanza
di una bella coda strumentale alla Calexico (El Camino)?.
Vi ritroverete nelle considerazioni di un altro pazzoide come noi/voi (nessuno
si senta escluso se arrivate a leggere tutto questo articolo) che passa il tempo
a pensare che cosa può aver portato un uomo a vendere un bellissimo e vissuto
libro di William Faulkner, oppure quali tragedie costringono un poveretto a separarsi
da un vinile di Townes Van Zandt sul quale aveva pure scritto le proprie note
(Cemeteries & Second Hand Bookshops)? Sareste
catturati da uno che è un fan prima che un artista, che ti fa un inno alle canzoni
mielose della West Coast di un tempo (Seventies Easy
Listening Song, omaggio agli America), chiude il disco con l'accoppiata
Gas Station Coffee - avete ancora voglia di
storie da autogrill? - e Armadillo Boogie Woogie
- serve alla vostra vita quotidiana una descrizione di come difendersi dagli armadilli
del deserto che ti svegliano la notte?- non prima però di aver sparato otto minuti
di monologo sulla guerra (la notevole Perrone)?.
Avete un buco per un disco di pura texan-music, ben suonato, ma con una voce che
latita un po' nei momenti in cui servirebbe più tono e una palese sudditanza psicologica
verso i grandi padri della canzone?. Se avete risposto affermativamente a tutti
questi quesiti, cosa state aspettando a comprare Cadillac Road?. (Nicola
Gervasini) www.staytonbonner.com
www.myspace.com/staytonbonner
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