Personaggio
ancora sconosciuto dalle nostre parti, Chris Laterzo è un songwriter
che è già arrivato al terzo album (i primi due si chiamavano American
River, del 1997, e WaterKing, del 2000) e può contare, pur movendosi sempre
in ambito indipendente, su una discreta attività live, anche in Europa,
con la partecipazione ad alcuni programmi radiofonici e telesivi nei Paesi
Bassi. Driftwood è un album in cui si fa carico di ogni
aspetto tecnico, dalla produzione alla registrazione. Aiutato soltanto
dai suoi strumentisti, mantiene volutamente un suono asciutto, senza orpelli,
dato da una strumentazione semplice (chitarre elettriche ed acustiche,
pedal steel, basso, batteria e pianoforte), che rimanda necessariamente
agli anni '70. Sicuramente Laterzo ha ascoltato moltissimo Neil Young
in tutte le sue"versioni", iByrds, Gram Parsons, perché l'influenza di
tutta questa bella gente si sente eccome: in due parole il disco potrebbe
essere tutto qui, alternanza di pezzi più elettrici in cui ci possiamo
ritrovare tutta la lezione imparata da Franck"Poncho"Sampedro e i suoi
pards, con brani country rock coniati nel più classico stile seventies:
intro acustico, pennellate di steel guitar e harmony vocals. In aggiunta
un paio di ballatone piano, voce e chitarra acustica. Entrando nel dettaglio,
i pezzi migliori mi sembra si trovino sul versante elettrico: Pandemonia,
otto e passa minuti di melodica elettricità nel segno del "Cavallo
Pazzo", la title-track, sognante e desertica ballad acustica, accarezzata
dal piano e dalla steel, Ghost on the Road, esclusivamente piano
e voce, anche questa Younghiana fino all'anima, un paio di pregevoli episodi
del country rock a cui accennavo prima (Navigate Me Home e Good
Woman).
Sicuramente un disco onesto e fatto con il cuore, anche se un po' troppo
derivativo, senza avere dalla sua una materia prima (le canzoni), un lavoro
che pur lasciandosi ascoltare con estremo piacere, non possiede purtroppo
il passo degli"originali", anche perché, se così fosse, grideremmo al
miracolo.
(Gabriele Buvoli)
www.chrislaterzo.com
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