Ecco una band che farà molto parlare di sè: i Blanche
sono una nuova realtà nel mondo alternativo americano. Il gruppo arriva
da Detroit e propone un country & western personale, arricchito da
atmosfere noir, costruito su una strumentazione standard, ma intelligente
e molto varia. I Blanche nascono dall'intraprendenza di Dan Miller,
singer-songwriter fino ad ora protagonista della scena underground locale.
Nel progetto in questione Dan coinvolge anche la moglie Tracee. I due
coltivano un'amicizia di lunga data con i concittadini White Stripes,
cosa che non li qualifica certo quali tradizionalisti del country. Dall'impegno
dei coniugi Miller ecco nascere If We Can't Trust The Doctors….Come
già detto, l'album intreccia il country-western con alcune melodie noir
(Superstition), si avvale di un continuo gioco di voci maschili
e femminili, utilizza banjo e slide guitar in modo anomalo (Garbage
Picker). L'amico di vecchia data Jack White presta la sua chitarra
per Who's To Say (brano di eccellente fattura: un country coinvolgente
e ricercato), mentre i Miller duettano in ballate, alcune desolate, vedi
Do You Trust Me? e Another Lost Summer, altre più "frivole"
(Bluebird). Twang e bluegrass si uniscono ad un basso deciso per
So Long Cruel World, brano che pesca dalle melodie degli Animals
per finire all'Out Of Time Man della Mano Negra. La traditional Wayfairing
Stranger è un western prodotto su una serie di effetti chitarristici
che si insinuano nella linearità della melodia. Someday, a concludere
il disco, è un brano in due atti: l'introduzione votata ad un country
del Sud, vibrante, quasi voodoo; la seconda parte è invece un breve lamento
cantato da Tracee. If We Can't Trust The Doctors… è un album sempre in
bilico, che rilegge le tradizioni per riproporle in uno stile personale
che ha poco a che fare con l'alt-country che conosciamo. Dan Miller e
compagna dimostrano di avere già raggiunto una certa maturità artistica,
intrecciano il loro background musicale e dispensano un suono tra i Mojave
3 e i Giant Sand. I Blanche sono certamente una sorpresa il cui esordio
è salutato da tutti, Rootshighway compreso, con entusiasmo.
(Carlo Lancini)
www.blanchemusic.com
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