Aiutato
da un curriculum di tutto rispetto, fatto di collaborazioni illustri (John
Hiatt, John Mayall, Zachary Richard e Elliott Murphy, per citarne solo
alcuni) ed un'ottima attività solista, Sonny Landreth torna con
The Road We're On, degno seguito per l'acclamato Leeve
Town del 2000. Portavoce stimato di un blues moderno fatto di cajun, zydeco,
bayou ed energia, Sonny è un musicista particolarmente tecnico e personale
in grado di unire la slide guitar ad una sorta di finger picking elettrico
per un effetto acrobatico e pimpante. The Road We're On, il suo secondo
album per la roots label Sugar Hill, etichetta non indifferente all'arte
chitarristica (è anche la casa discografica di James McMurtry), è trascinato
da un blues di spessore in cui il sound del delta (True Blue e
Juke Box Mama), le atmosfere vibranti del southern sky e un'aggressività
intensa (All About You, Fallin' For You e Gemini Blues),
si fondono indissolubilmente. La qualità di slow ballads come A World
Away e Ol' Lady Luck ed il riemergere del bayou in Gone
Pecan, mostrano un Landreth alle prese con l'alternanza di voce e
chitarra, il tutto contornato da una vena cantautorale che pesca dalla
tradizione blues (…i killed a bottle last night, and now it's killin'
me - Ol' Lady Luck - ) e dai canoni del songwriting americano. La Louisiana
c'è e si sente, gli arrangiamenti trovano chitarre in sottofondo (bello
l'abbinamento slide-elettrica per Natural World, un blues solido),
riflessi elettrici puliti e organi hammond al servizio di melodia e veemenza.
The Promise Land è la testimonianza lampante di un Landreth particolarmente
ispirato e devoto alla sua terra (…she got great expectations down in
Louisianne…the natives call the promise land), The Road We're On può definirsi
un altro grande disco. I paragoni spesso doverosi e necessari per colorare
i toni di un album questa volta non reggono. I suoni attenti e particolari
di Sonny Landreth sono supportati solamente da una classe immensa, in
grado di stravolgere i canoni per ritagliarsi spazi propri nel calderone
della musica americana, il tutto con risultati eccelsi, confermati anche
questa volta da un disco sopra le righe.
(Carlo Lancini)
www.sonnylandreth.com
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