Spanic Boys
Torture
Checkered Past
2001


1/2
 

Siamo sicuri che questi sono gli Spanic Boys? Ne avevamo riparlato giusto in occasione della recensione dell'ottimo David Todoran, prodotto da Ian Spanic, ed eccoli ritornare in forma strepitosa dopo un lungo periodo di silenzio. Torture è un sorpresa in tutti i sensi, non solo per il piacere di riavere tra noi una delle formazioni più divertenti, scanzonate e tecnicamente di classe superiore del roots rock moderno, ma soprattutto per l'inaspettato cambio di pelle che si percepisce tra le scatenate note di questo intensissimo lavoro. Un sound elettrico, pulsante, carico di energia rock'n'roll, dove non vanno sicuramente perse le assodate caratteristiche della band (le impeccabili armonie vocali su tutte), a cui si aggiungono però nuovi stimoli ed influenze che in passato erano meno visibili. Gran parte del disco è attraversato infatti da intense note di psichedelia e pop, tanto da sembrare una reunion, in versione roots rock ruspante, dei Byrds o dei Beatles più infatuati dai suoni lisergici (sentitevi la scintillante apertura di When you fall ed altri episodi affini come Little lies o The man who hates the world). Doing what they tell you e For Once in my life si dirigono dritte alla fine dei sixties e specie la prima sembra uscire da qualche sessions perduta dei Beatles di Revolver. Questo non vi porti a pensare che siano andate irrimediabilmente perse le suggestioni rootsy del passato: Gotta get back è pura adrenalina rock, così elementare da far sorridere, eppure quando le chitarre vengono lasciate libere di scorazzare si ripete il miracolo del rock'n'roll...da infartto. Stesso dicasi per l'arcigno rock-blues di Gonna be long gone: Muddy Waters ringrazia dall'alto dei cieli. Your heart's not i it possiede le classiche atmosfere del loro passato, mentre Over you gira dalle parti del Texas-border. Il resto ( ma non rimane molto altro, e purtroppo l'unica pecca di Torture resta proprio quella della breve durata) potete scopriverlo da soli, perchè qui tutto scorre a meraviglia e ti cattura dopo pochi secondi d'ascolto...magie dei dischi fatti con pochi mezzi e tanta, tantissima passione e competenza.


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