Tom Russell
Borderland
Hightone
2001

 

A Tom Russell dedichiamo qualche attenzione speciale: se lo merita con tutto il cuore, perchè da parecchio tempo ormai rappresenta una delle voci più intense ed ispirate del songwriting americano, avendo prodotto negli ultimi anni una lunga serie di imperdibili affreschi sulla"saga" Americana, che sono anche e soprattutto la dimostrazione di una riscoperta appassionata e competente del passato. Dalle canzoni dei pionieri con lo splendido Songs Of The West fino alle radici folk degli immigrati nord-europei in The Man From God Knows Where, Russell si è collocato per importanza storica al fianco di un altro scudiero della Hightone, Dave Alvin. Fin troppo facile dunque per lui compiere un viaggio ai confini della civiltà, lungo il border messicano, e raccogliere gli umori di quelle terre in un disco che è una dichiarazione d'amore verso il concetto di contaminazione con la tradizione ispanica fin dal titolo stesso, Borderland. Prodotto dalle mani fatate di Gurf Morlix (basta pensare al lavoro svolto con Lucinda Williams) ed avvalendosi inoltre della stessa chitarra di quest'ultimo (oltre a quella del collaboratore di lunga data Andrew Hardin), il disco risulta il più elettrico e conciso registrato da Russell negli ultimi anni, uno spartano country-rock di frontiera in cui l'"invadenza" dell'accordion di Joel Guzman (già con Joe Ely) e gli impeccabili inserti dell'organo di Ian McLagan (ex Small Faces, un inglese che è una leggenda dalle parti di Austin) donano sapori tex-mex ed una forte epicità di fondo. Al resto ci pensano le storie narrate dal nostro e la sua voce calda e profonda come le lande che va a descrivere: dall'iconografia classica di Touch of evil e Down the Rio Grande alle movenze di When Sinatra played Juarez fino al country-rock speziato di Messico di The next thing smokin' e Let it go è un continuo susseguirsi di grandi emozioni, riassunte idealmente in un paio di ballate da infarto quali California snow (già conosciuta nella versione dell'amico Dave Alvin) e la splendida chiusura di The road it gives, the road it takes away...e se provi a guardare fuori dalla tua finestra sembra quasi di vedere il Rio Grande.


www.tomrussell.com