Ted Roddy
Tear Time
Music Room
2000

 

Le notizie a disposizione su
Ted Roddy non erano molte: un debutto in sordina per la rinomata Hightone nel '95 con Full Circle e poi il silenzio, almeno a livello solista, anche se pare il personaggio si sia mosso come session man e musicista molto richiesto sulla sterminata piazza di Austin. Tear Time arriva dunque dalle nostri parti un po' in ritardo, come conviene a molte di queste produzioni minori del circuito Americana, ed è tuttavia una piacevolissima scoperta per tutti i più incalliti amanti del Texas country-rock più ruspante e gioviale. Coadiuvato dai coriacei Tearjoint Troubadors (applausi soprattutto alle chitarre di Jim Stringer), Roddy mette a punto infatti una raccolta di godereccie honky-tonk songs, ballate profumate di border e Messico e scalpitanti spinte rockabilly e western swing, aiutandonsi con un vocione baritonale che fa molto Johnny Cash, anche se i suoi punti di riferimento principali sembrano essere altre icone country quali Merle Haggard e Waylon Jennings. Tradizionale al massimo e poco allineato al sentire alternative-country, Tear Joint staziona in realtà in mezzo al nulla e per questo coinvolge e si lascia apprezzare ancora di più: questa è definitivamente "the real country music", schietta, divertente e senza celebralismi di sorta, robusta e suonata come dio comanda, lontana dall'universo delle nuove generazioni roots-rock quanto dalle moine pop di Nashville. Bar-room songs da incalliti puristi del sound texano, così come pure sono le melodie honky-tonk di It hasn't happened yet, Something good, I like whiskey; il fragoroso ritmo swingato di All night texas turnaround, gli sconfinamenti in chiave tex-mex di Se abla heartache e dell'ottima rilettura del classico Border of Mexico o il tiro rockabilly ed il twangin' serrato delle chitarre in Hillbilly rocket e Pick up & move on, tutti episodi arricchiti tra l'altro dalla non trascurabile bravura di Roddy come armonicista, a caratterizzare il suono di ogni singolo brano. Quasi cinquanta minuti di autentiche sonorità made in Texas, rivestite di una classicità fuori del tempo e soprattutto senza sbavature e scadimenti nella melassa nashvilliana.


www.tedroddy.com