Papa M
Whatever Mortal
Domino
2001




David Pajo è un nome che non passa inosservato se si ripercorrono le tappe più significative del rock indipendente americano degli ultimi dieci-quindici anni: eroe minore certamente, le cui rivoluzioni in musica sono tuttavia un punto fermo per chiunque abbia a cuore la storia ed il destino di quel fervido mondo sotteraneo dell'indie-rock più oscuro, intrasigente e creativo. Legato indissolubilmente alla tanto chiacchierata epopea del post-rock, questo mutevole personaggio, oggi denominatosi Papa M, è stato uno dei protagonisti assoluti della silenziosa rivoluzione di Louisville, facendo parte dei mitizzati Slint, capostipiti del genere post-rock, e collaborando poi con Palace, Tortoise, The For carnation e tanti altri. Lunga introduzione per inquadrare un autore difficile da catalogare, tanto che Whatever Mortal, ultimo sforzo solista per la benemerita Domino, ribalta nuovamente le carte in tavola, presentandosi come un abbagliante capolavoro di folk-rock oscuro e malinconico. Concentrandosi maggiormente sulla classica struttura canzone, Pajo riesce ad incrociare mirabilmente il suo passato più sperimentale con le credenziali di un vero e proprio songwriter. Un' attenzione spiccata per i particolari e le piccole sfumature si sposa al solito atteggiamento low-fi: canzoni scheletriche e di una bellezza disarmante, che raccolgono influssi rurali e li rileggono con la personalità di un musicista che sa allo stesso tempo rispettare e deviare dalla tradizione. Ascoltando il rigoroso spiritual-folk di Over Jordan, le ombre di The lass of roch royal e le stesse scariche elettriche di Beloved woman viene naturale accostare la sensibilità di Papa M al linguaggio di Mark Lanegan e Richard Buckner (sentitevi nel caso Purple eyelid). Many spledored thing e Glad you're here with me, nel loro dolce e pigro incedere folk, aprono uno spiraglio di luce, che trova il suo punto di massimo sfogo nel finale strumentale di Northwest passage, magica alchimia di suoni e colori dalla frontiera americana.

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