Rodney Crowell
The Houston Kid
Sugan Hill
2001


1/2


Ritorno in grande stile per Rodney Crowell, apprezzato e soprattutto saccheggiato autore in quel di Nashville, ma soprattutto ottimo songwriter country-rock nella tradizione "alternativa" della capitale del country. L'ex partner di Rosanne Cash e collaboratore della Hot Band di Emmylou Harris non si faceva sentire da sei anni. inutile negare che la sua vena si fosse alquanto appannata, stando agli scrsi risultati (anche di vendite) di Jewel of the South e Let the Picture Paint Yourself. Dopo il grande successo degli anni '80 anche la MCA non sapeva bene cosa farsene del buon Rodney, scaricato senza troppi complimenti. La Sugar Hill ha avuto il coraggio di rischiare e dargli carta bianca, segno che quando gli artisti vegono accuditi e lasciati senza troppe pressioni a maturare qualche volta i risultati si vedono: The Houston Kid è il disco più bello e convincente di Crowell dai tempi del milionario Diamonds in the Dirt, con un suono che nel frattempo si è scrollato di dosso il country rock modello Nashville per tornare agli amori mai sopiti del nostro: molto rock, ballate in stile honky tonk, anche folk per un concept sulla giovinezza dell'artista nella sua città natale. The Houston Kid è dunque una saga in perfetta regola, disco tematico segnato da un vivace sound a metà strada tra country e rock'n'roll, con un costante gusto melodico (qualcosa che ricorda il pub rock di Nick Lowe e anche molto il Tom Petty più pop, ma in versione ruspante) ed una produzione naturalmente di prima categoria. Splendido il duetto con Johnny Cash (segno che nonostante il divorzio con la figlia Rosanne i rapporti sono rimasti cordiali) nel rifacimento della celebre I walk the line, ribatezzata Revisited per l'occasione. I brani più intensi però sono quelli più intimi e nostalgici, che riprendono la via dei ricordi: The Rock of my Soul, I Wish It Would Rain, Banks of the Old Bandera, mentre la mossa Topsy Turvy e il brillante rock'n'roll in apertura di Telephone Road (le chitarre nel disco sono di Kenny Greenberg e Pat Buchanan, grandi sessionist) alzano il volume e l'elettricità. Un autore il cui talento non è andato sprecato, andava solo riscoperto: bentornato.


www.rodneycrowell.com